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Quella sera ogni grammo di energia abbandonava il mio corpo lasciandomi come un automa scarico in una sorta di lucida trance, lo sfinimento acuiva dolorosamente la percezione che la fine stava arrivando e io ero stanco, stanco da morire. Ti cercavo da settimane occhi di bosco, tendevo tutti i miei sensi e ogni istante era come un’eternità, un complesso addizionarsi di analisi e osservazioni che in questo caso non mi davano nessun risultato, non servivano a nulla ma erano il retaggio di una vita per la caccia, esperienza, istinto, metodo, tutto svanito in poche settimane.
In questa città piove, piove sempre ma mi sembrava di avvertire la tua presenza, profumo di menta e di muschio selvatico, forse solo un’eco nella pioggia, non era per te questa terra di cemento e catrame. Ostinato continuavo a cercarti e mi sentivo sospeso come in un buco nero, rallentato, brancolando nell’atmosfera ovattata che permeava costantemente questa dannata città.
Una goccia dopo l’altra, pioggia, miele, luce rarefatta, immobile e inquinata l’aria era così densa che sembrava non delineare mai i profili dei palazzi, provavo a mettere a fuoco mentre il mio sguardo evitava gli spigoli per insinuarsi nelle stradine più scure, attraversando l’ampolla che si creava tra l’umidità e i flebili raggi di luce che si rifrangevano scomponendosi tra le goccioline evanescenti. Cercavo in ogni angolo il tuo riflesso, nei rigagnoli intrisi di liquidi oleosi che riflettevano immagini distorte ma leggibili, le rincorrevo perdendomi di tanto in tanto ad ammirare la bellezza delle sfumature metallizzate della salsa di soia diluita nell’acqua sporca di olio e carburante, correre lungo il marciapiede e tuffarsi in un tombino, cadendo nel vuoto, sorda come la sensazione che provai quando mi resi conto che avevo perso, la caccia era finita e non ti avrei trovato mai più.
DonnaFlor – 2016
Occhi che scutano particolari insignificanti della quotidianità urbana. Un piccolo quadro che ognuno di noi puo dipingere con i sui colori preferiti. Il mio ha colori sfumati, evanescenti,plumbeo rosati.
Il fotogramma di una consapevolezza che non ignora nessun dettaglio.
Strano, un’impressione, uno scatto fotografico. Esperimento interessante.