
Ora è il momento.
La noia di tutto il tempo passato da solo sta tornando a farsi sentire. Innumerevoli stelle hanno fatto in tempo a nascere e a morire da quando ho eliminato la mia ultima creazione.
È divertente.
Creare e distruggere, vedere come le cose cambiano e si evolvono, aggiungendo ogni tanto un piccolo tocco personale che modifica gli eventi.
Ciclo 0D. (disco)
Il piatto di fuoco, fonte di luce e calore, è pronto, ed ora è tempo di creare il luogo dove il mio popolo vivrà. Mi basta il semplice pensiero e il disco di terra prende forma, grandi terre separate da mari ed oceani, ricoperte di alberi o sabbia, o ancora di sola erba, montagne e colline lussureggianti, laghi e fiumi, e al centro un’alta montagna di ghiaccio e neve, dalla quale i più coraggiosi del mio popolo potranno vedere i confini del mondo che io ho creato e ho donato loro.
Il mio popolo.
È incredibile. Alto e fiero, quattro possenti braccia capaci di sollevare grandi carichi, mani agili per creare opere in mio nome, molti occhi in grado di scorgere anche le cose più lontane e vedere tutto intorno a loro, una mente intelligente e brillante ed un cuore buono e caritatevole.
Nessun altro ha creato qualcosa di simile, nè Aldamur, Scilad o Geylan, capaci solo di dar vita a popoli semplici, nati da esseri primitivi ed in continua lotta per la sopravvivenza e l’evoluzione. Il mio è migliore, è perfetto ed è già pronto a fare grandi cose.
Nel dubbio su dove crearlo, ho deciso di distribuirlo in piccoli gruppi, con pochi rappresentanti per ognuno dei loro tre sessi e sparsi per l’intero disco, liberi di creare i loro singoli imperi.
Ciclo 132D.
Ho perso coloro che si facevano chiamare Aqey, il popolo dei mari. Li misi su grandi zattere nel mezzo dell’oceano, liberi di muoversi per tutto il disco ma, sfortunatamente, una volta arrivati sul bordo, sono caduti giù. E pensare che avevo lasciato loro delle tavole con incise precise istruzioni sul non avvicinarsi al bordo. Forse dovrei correggere il livello di curiosità. Ci penserò su.
Ciclo 217D.
Quattro popoli hanno cominciato a basare la loro vita sul mio nome e sono diventati veri e propri imperi.
Gli Akad, il popolo del deserto, mi chiamano Erro, ed ogni cosa che fanno nella loro vita la compiono nel mio nome.
I Megh, il popolo dei boschi, mi chiamano Delo e vedono la mia presenza in ogni cosa della natura.
Gli Yuinn, il popolo delle montagne e dei ghiacci, mi chiamano Kaleth, l’equilibrio in ogni cosa.
Ed infine i Cirta, il popolo delle pianure, mi chiamano Rhiv, rappresentante dell’amore e della gioia.
Gli altri popoli stanno scomparendo o vengono annessi a questi quattro regni. Sono indeciso se lasciarli crescere con calma o fare comparire dei profeti per spingerli un po’.
Ciclo 468D.
Ho voluto fare le cose in grande! Prima ho fatto comparire in ognuno dei quattro regni profeti che annunciavano l’arrivo del figlio di Dio, per poi farli nascere contemporaneamente. (chissà se in futuro qualcuno si accorgerà di questa “coincidenza”). Gli Akad lo hanno reso loro re prima di abbandonarlo nel deserto per glorificare il mio nome. È morto dopo poche albe. I Megh lo hanno bruciato insieme ai loro alberi sacri così da renderlo parte di ogni cosa. Gli Yuinn, stanchi di sentirlo vantarsi di essere mio figlio, lo hanno gettato in un crepaccio. Mi piacciono come popolo, pratici e diretti. Infine i Cirta, dopo averlo imprigionato e passato anni a decidere cosa farne, lo hanno reso loro imperatore e, sotto la sua guida, hanno intrapreso guerre contro gli altri regni.
Comincio a pensare che l’essersi palesato come loro Dio non sia stata una buona idea.
Ciclo 592D.
Ciclo 87N.R. (nuovo regno)
I Cirta hanno conquistato il regno dei Megh, annettendoli al loro credo. Il fatto di avere mio figlio alla loro guida ha convinto molti altri a seguirlo. Si sono poi alleati con gli Akad per terminare la guerra. Ora vivono gli uni vicino agli altri in pace ed armonia. Per ora. Gli Yuinn sono riusciti a fuggire all’invasione grazie al mio aiuto (che ci posso fare? Mi sono simpatici), nascondendosi sulla grande montagna al centro del mondo. Vivono tra le rocce e il ghiaccio, a decine di chilometri di quota, in una vallata nascosta, all’ombra della grande cima. Ho dovuto cambiare le impostazioni della quota massima di ossigeno per farli sopravvivere e li ho dotati di un piccolo disco solare per illuminare le loro giornate.
Ciclo 734D.
Ciclo 229N.R.
Pace in tutto il disco. Mi sto annoiando.
Ciclo 812D.
Ciclo 307N.R.
Noooooiiiiiaaaaaaa……
Ciclo 827D.
Ciclo 322N.R.
Cose da fare:
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Comprare lampada nuova per illuminare le notti sul disco;
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Cambiare le lampadine bruciate nel cielo notturno;
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Scatenare qualche cataclisma (tempesta di fulmini, inondazioni, terremoti, …). Aldamur una volta fece piovere piccole sfere di metallo. Se non succede qualcosa potrei pensare anche io a qualcosa di simile.
Ciclo 863D
Ciclo 358N.R.
Ho iniziato a preparare tutto per l’Apocalisse, così quando sarà il momento sarò pronto.
No, non è vero. Mi sto solo terribilmente annoiando….
Ciclo 899D.
Ciclo 394N.R
È successa una cosa INCREDIBILE!
Alcuni abitanti sono comparsi dalla cima della montagna. La loro pelle è chiarissima e gli occhi sono quasi neri. Non capisco da dove vengano. Sfortunatamente anche gli Yuinn li hanno visti e, dopo averli inutilmente interrogati, hanno gettato anche loro in un crepaccio. Iniziano a starmi un po’ meno simpatici.
Ciclo 906D.
Ciclo 401N.R.
Ho guardato ovunque sul disco ma non riesco a capire da dove sia arrivato quel popolo straniero. Questo mistero mi affascina sempre di più.
Ciclo 906D.
Ciclo 401N.R.
Sono ricomparsi in gran numero e hanno attaccato gli Yuinn. Sono morti quasi tutti, sono dovuto intervenire per consentire ad alcuni di loro di fuggire. Li ho seguiti con il mio sguardo lungo sentieri ripidi e tra i ghiacciai, finché, quasi sulla cima, si sono infilati in un crepaccio. Penso che vivano o nel ghiacciaio (improbabile), o dentro la grande montagna.
Ciclo 907D.
Ciclo 402N.R.
Non vivono all’interno della montagna, ma SOTTO il disco!
Ho iniziato ad osservarli, ad interessarmi a loro, a come si sono evoluti senza di me. Il loro mondo è buio, non ricevono nessuna luce (escluse le piccole luci della volta celeste) e, lungo il bordo, dove sopra al disco c’è il vuoto, qui c’è un muro d’acqua alto decine e decine di chilometri e che si perde nel cielo.
Al centro, dove nel sopradisco si trova la grande montagna, quì c’è un’enorme voragine ed è da lì che sono passati.
(In tutta onestà, non ricordo di aver creato la montagna cava, anzi, sono abbastanza sicuro di non averlo fatto. Indagherò anche su questo mistero.)
Hanno sviluppato un’incredibile abilità nello sfruttare la forza del muro d’acqua. Tubi corrono lungo tutta la superficie, convogliando l’acqua e la sua forza in grandi centrali che producono energia e luce. Adorano principalmente tre divinità. Herda, la dama del buio, Auqie il signore dell’acqua ed Edys, il sovrano dei fulmini. Da quello che sono riuscito ad intuire, la loro cultura si basa totalmente sul loro credo, su ciò che li mantiene in vita. Li osserverò ancora finché non capirò come sono arrivati sotto il disco.
Ciclo 911D.
Ciclo 406N.R.
Non ho idea di come sia successo, ma non mi ero accorto che alcuni degli Aqey erano sopravvissuti finendo nel sottodisco, lontani dal mio sguardo. Sono loro il popolo misterioso!
Ciclo 1096D.
Ciclo 591N.R.
Lo sviluppo, sia nel sopradisco che nel sottodisco, procede a ritmi incredibili. Credo che non mancherà molto prima che gli Aqey si riversino nel sopradisco. Ormai hanno scoperto cosa c’è sotto i loro piedi, e lo vogliono.
Ho deciso che non interverrò mai più, il mio popolo ha di fronte a sé uno sbalorditivo ventaglio di possibilità. Siano esse segnate dalla guerra o dalla pace, la scelta, ormai, è solo loro.